Quando ammiriamo un pavimento in parquet l’ultima cosa che ci viene in mente è di chiederci come è stato posato.
Quando invece stiamo ristrutturando casa o stiamo pensando di farlo e vogliamo possedere il parquet che abbiamo sempre desiderato probabilmente l’artigiano ci farà questa domanda: flottante o incollato?
Quali sono le differenze? Quali sono i pro e i contro di entrambe le modalità di posa? In questo articolo cercheremo di rispondere a queste domande e inizieremo spiegando la cosa meno ovvia cioè: in cosa consiste la posa flottante?
La posa flottante
Si usa il termine flottante o galleggiante quando il parquet viene posato “a secco” su un piano di posa, cioè appoggiato senza l’utilizzo di collanti.
Ovviamente questa operazione non avviene direttamente sul massetto o sul pavimento preesitente ma, prima della posa, si stende un “materassino”, cioè un tappeto sottopavimento di spessore variabile (di solito 2 o 3 mm), composto nella maggioranza dei casi di polietilene espanso a celle chiuse.
Una volta steso il materassino vengono posati i listelli di parquet che vengono incollati tra loro, se hanno l’incastro maschio femmina, o addirittura vengono posati senza l’utilizzo di alcun collante se hanno il serraggio a click autobloccante.
Quale scegliere allora?
I due differenti tipi di posa hanno entrambi dei lati positivi e negativi. Vediamo di spiegarli nella maniera più semplice possibile in modo che possiate effettuare una scelta ragionata e consapevole senza dover scendere in superflui tecnicismi.
Iniziamo parlando di isolamento acustico. La posa flottante avendo uno strato sottostante di materiale elastico riduce in maniera considerevole il rumore del calpestio sul legno, questo è particolarmente utile sa abitiamo in condominio dove è molto importante che i suoni non escano dal nostro appartamento, per evitare di dare inutili fastidi ai vicini.
D’altro canto l’incollaggio garantisce quella sensazione di solidità, immobilità del pavimento al passaggio che è impossibile da ottenere con il pavimento flottante per i motivi spiegati sopra.
Inoltre, la posa flottante su alcuni ambienti diventa difficile se non addirittura impossibile. Per esempio in bagno è, senza esagerare, obbligatorio incollare il parquet. Altre difficoltà possono emergere con il pavimento radiante. Con il riscaldamento a pavimento, infatti, è consigliato l’incollaggio, anche se esistono dei tappetini resistenti al calore che sono stati creati apposta per questo tipo di pavimento.
Veniamo all’ambiente. Le colle che di solito vengono usate sono bicomponenti a base solvente. Ora, anche se è vero che nell’ultimo periodo sono presenti nel mercato dei collanti ecofriendly a basso contenuto di sostanze chimiche, è anche vero che se non vogliamo aggiungere in casa nostra ulteriori sostanze a quelle già presenti la soluzione del flottante ci aiuta a ridurre l’impatto ambientale.
In ultimo parliamo della rimozione. Perchè dovremmo rimuovere il pavimento? Il listello che si rovina a causa di qualche agente esterno, un tubo rotto ecc. Sono molte le situazioni che rendono necessario rimuovere parte della pavimentazione. In questo caso con il pavimento flottante non si hanno problemi, si rimuovono i listelli interessati e si incastrano gli altri; in caso di incollaggio invece… la situazione si complica non poco…
Noi di Carry Shop speriamo che queste informazioni possano esservi utili per fare una scelta consapevole. Se avete dubbi o perplessità non esitate a contattarci i nostri esperti sapranno rispondere a tutte le vostre domande e sapranno consigliarvi oltre al tipo di posa anche il tipo di legno o laminato che più si adatta alle vostre esigenze, ai vostri gusti e al vostro budget.
Oppure venite a trovarci nel nostro showroom di Modena per farvi un’idea della vasta gamma di materiali e di soluzioni di posa.
[wcps id=”5953″]